L’attacco di Elly Schlein a Giorgia Meloni: “Un fallimento costato milioni”, la questione dei centri migranti in Albania.
Il destino dei centri migranti in Albania resta al centro di polemiche e tensioni politiche. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha smentito le voci di una chiusura definitiva delle strutture di Shengjin e Gjader, ma la situazione appare sempre più complessa. Proprio per questo motivo, Elly Schlein ha attaccato Giorgia Meloni.
![Meloni Schlein](https://newsmondo.it/wp-content/uploads/2023/05/DP_Meloni_Schlein.jpg)
Schlein contro Meloni: la situazione dei centri migranti in Albania
A partire dal 15 febbraio, un centinaio di lavoratori della Medihospes, la società che gestisce i centri, saranno licenziati per inattività. Al momento, rimarranno in servizio solo alcuni agenti di sorveglianza e personale medico, mentre le strutture restano vuote.
I centri, aperti a ottobre, sono rimasti operativi solo per due settimane prima di essere praticamente abbandonati. Questo solleva dubbi non solo sulla loro effettiva utilità, ma anche sulle risorse economiche impiegate per sostenerli.
Licenziamenti e costi in aumento
Secondo quanto riportato da Il Domani, una modifica normativa sui Centri per il rimpatrio (Cpr) potrebbe rendere necessario un nuovo bando di gara con requisiti completamente diversi.
Attualmente, in Italia, la gestione dei Cpr è affidata a società private e multinazionali, con costi che ammontano a 30 milioni di euro in due anni per le dieci strutture presenti sul territorio nazionale. In Albania, invece, i costi sarebbero addirittura triplicati.
La Medihospes, nella lettera di licenziamento inviata ai dipendenti, ha giustificato la decisione con “una serie di pronunce giudiziarie contraddittorie” e con la momentanea impossibilità di accogliere nuovi flussi migratori.
L’azienda ha inoltre specificato che “i contratti sono considerati risolti a partire dal 15 febbraio, in attesa di una soluzione giuridica stabile e definitiva”.
L’attacco di Elly Schlein: “Un fallimento costato milioni”
Le critiche dell’opposizione non si sono fatte attendere. La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha attaccato duramente il governo, definendo l’intera operazione “uno spreco di risorse umane ed economiche”.
“Con le lettere di licenziamento ai lavoratori dei due centri in Albania tanto voluti da Giorgia Meloni, arriva anche l’ennesima certificazione del fallimento di questa operazione che calpesta i diritti fondamentali e le leggi italiane ed europee”, ha dichiarato Schlein.
Secondo la segretaria dem, l’investimento complessivo ammonta a 800 milioni di euro, fondi che avrebbero potuto essere destinati all’assunzione di medici e infermieri. Inoltre, ha denunciato il fatto che centinaia di esponenti delle forze dell’ordine siano stati inviati a sorvegliare “una prigione vuota”.
La leader del Pd ha poi accusato la premier Giorgia Meloni di aver promesso un sistema funzionante che, nei fatti, non si è mai concretizzato: “Oggi, insieme alla liberazione di Almasri – uno dei più crudeli trafficanti di esseri umani –, questo rappresenta plasticamente la catastrofica e inumana gestione del suo governo del fenomeno migratorio. Basta, si fermi”.